Lo stato mette a disposizione delle mamme lavoratrici 300 euro per il servizio di baby sitting, un contributo per poter pagare i servizi per l’infanzia (della rete pubblica o dei servizi privati accreditati) oppure vaucher per pagare la baby sitter, per un massimo di 6 mesi. Questo è possibile in via sperimentale già dal 2013 e fino al 2015, grazie ad una legge del 28 giugno 2012. Ma nel 2013 ancora poche mamma ne erano a conoscenza, giacché nonostante i fondi stanziati per 11.ooo neo mamme, solo 3.762 ne hanno fatto richiesta. Complice forse anche lo scarso lasso di tempo previsto per presentare domanda; nel 2013, infatti, erano stati previsti solo 10 giorni (dal 1 luglio al 10 luglio) per presentare la domanda. Tale richiesta si effettua esclusivamente tramite il sito web istituzionale dell’Inps, e tramite un pin “dispositivo” che deve essere richiesto allo stesso sito. Al momento sul sito si trova il bando che sicuramente è utile per capire la procedura e per sapere se si è tra i soggetti ammessi a presentare domanda, solo che, al momento, per il 2014 non si trovano i termini temporali entro cui presentarla. Così, forse, anche l’anno prossimo c’è il rischio di tornare a parlare dei fondi di cui le neo mamme, che vogliono tornare a lavoro, non hanno approfittato.
Roma, 18 giugno