Costruiti gli spermatozoi robot grazie alla collaborazione tra l’università di Twente (Olanda) e l’università tedesca de Il Cairo (Egitto). Il team di ingegneri ha costruito un MagnetoSperm con una testa magnetica che permette di programmare l’obbiettivo, e una coda flessibile che regola la direzione.
Sarthak Misra (università di Twente) responsabile scientifico della ricerca ha detto: ”I nostri microrobot si ispirano alla natura, che ha progettato strumenti di locomozione molto efficienti nella micro-scala” e Islam Khalil, dell’Università Tedesca del Cairo ha aggiunto: ”i MagnetoSpermatozoi possono anche essere utilizzati per manipolare e assemblare oggetti microscopici”.
Lungo 322 micron, 6 volte più lungo di uno spermatozoo reale, ma molto più lento. Il nanorobot può essere controllato in maniera abbastanza precisa grazie ad un debole campo magnetico e può essere utile oltre che per la fecondazione assistita anche per portare farmaci ad un obbiettivo specifico. I ricercatori continuano a lavorare per migliorare le prestazioni, velocità e grandezza in primis.
Qui l’articolo scientifico.
Roma, 11 giugno