Francesco Baracca è stato un asso dell’aviazione italiana e medaglia d’oro al valor militare nella prima guerra mondiale.
Durante la Prima guerra mondiale, i duelli aerei tra eserciti nemici, erano nobili e drammatici allo stesso tempo. Nonostante costarono la vita a molti militari, esisteva un codice etico, una disciplina. Tra questi duelli si distinse Francesco Baracca, la sua prima vittoria fu anche la prima dell’aviazione italiana il 19 giugno 1916.
Dopo aver abbattuto il nemico, Francesco Baracca scendeva a terra per assicurarsi se il pilota avverso era sopravvissuto, se così era, usava stringergli la mano in segno di conforto, se invece il nemico moriva, Baracca scriveva alla famiglia della vittima parole di solidarietà.
Caratteristico lo stemma del Cavallino Rampante che Baracca usava dipingere sulla fiancata del suo velivolo, dopo la sua morte, il padre donò lo stemma a Enzo Ferrari.
Francesco Baracca ottenne 34 vittorie nei suoi duelli, ma il 19 giugno 1919 fu abbattuto, forse gli spararono da terra, la dinamica non è mai stata chiarita. Il suo corpo fu ritrovato qualche giorno dopo, tra ustioni varie e un foro alla tempia.
L’elogio funebre del 26 giugno, fu pronunciato da Gabriele D’Annunzio, suo ammiratore.
Roma, 19 giugno.