il costo del traffico. Ieri al Citytech si è parlato di come rendere più efficiente il trasposto pubblico, sono stati considerati i dati emersi dal libro bianco sulla mobilità di Eurispes curato da Carlo Tosti e Luca Masciola. Come si può leggere nella sintesi messa a disposizione da eurispes.eu: “Il servizio pubblico si innesta su un sistema viario congestionato al punto che, secondo le stime del Ministero delle Infrastrutture, il costo associato a tale diseconomia è pari a circa 11 miliardi di euro. Questo fenomeno e questi costi si concentrano principalmente proprio nelle grandi aree urbane tanto che Milano e Roma, due delle tre città campione, si collocano all’interno dei primi dieci posti della classifica europea delle città più congestionate”. Il fatto è che in Italia prevale il trasporto su gomma, soprattutto quello leggero, circa 80% vs 40/50% media Ue, è quindi senz’altro auspicabile uno slittamento modale sul trasporto su ferro, avvicinandoci così a paesi con maggiori livelli di efficienza.
Le famiglie devolvono al trasporto privato circa il 13% del proprio reddito complessivo, secondo Eurispes si potrebbe abbassare il numero di auto del 20% , anche grazie a car pooling e car sharing. Il sistema logistico italiano può essere certo migliorato, giacché al momento è al 21° posto mondiale, con lo sviluppo del tpl, connettività, interoperabilità, accessibilità. Il modello di “attrattività urbana” è Londra (città più visitata al mondo, seguita da New York e Parigi) dove le vie principali sono riservate al trasporto pubblico , quelle laterali sono chiuse al traffico ed è quindi vietato parcheggiare in modo da lasciare libero il passo ad un’intensa vita turistica, commerciale, ed ad un’alta vivibilità urbana.
Per maggiori informazioni qui il testo integrale della sisntesi del libro bianco sulla mobilità.