Carcere dai sette anni in su? In Giordania ora è legge e spetterà solo al re Abdullah decidere se una regola siffatta andrà contro i diritti dei minori oppure potrà essere utilizzata dall’ordinamento giuridico del suo paese. Purtroppo le premesse non sono delle migliori, però, e già nella serata di mercoledì sono scattate le reazioni indignate di molte associazioni per i diritti dei minori, quando l’assemblea di Amman – il parlamento giordano – ha dato il suo benestare ad alcuni emendamenti del codice penale che, di fatto, introducono la possibilità di sottoporre a processo e quindi in seguito carcerare bambini dai 7 anni in su.
Una decisione che l’attivista Sameera Rajudi ha definito essere una totale violazione dei diritti dei bambini e del “principio della riabilitazione del minore”, come riporta l’Ansamed. I responsabili della legge hanno risposto ai loro detrattori sicuri che tale provvedimento servirà a frenare un fenomeno particolarmente diffuso e in crescita nel Paese, cioè il delitto d’onore, commesso da piccoli e piccolissimi. Infatti, spiegano da Amman, molte sono le famiglie che obbligano al suddetto atto di violenza fratelli o altri parenti minorenni delle eventuali vittime designate, soprattutto donne, soprattutto figlie – che non rispettano il volere dei ‘padri padroni’- proprio perché immuni all’arresto o a qualsiasi altra forma disciplinare. In quest’ottica, quindi, gli emendamenti che tanto stanno facendo discutere avrebbero funzione deterrente dall’utilizzo di questa pratica a scopo punitivo, avvalendosi dell’immunità stessa di cui avrebbero goduto i minori in precedenza.
Ma se pure la spiegazione data sembra avere un minimo di giustificazione – almeno per chi l’ha votata – la possibilità che ad un bambino possa essere inflitto il massimo della pena, cioè fino a 15 anni di prigione per un omicidio, va contro i trattati nazionali, come spiegato dal quotidiano al-Ghad dall’attivista e avvocato Rehab Qadoumi: “la legge internazionale fissa a 12 anni il limite legale per poter perseguire legalmente i minorenni. Inoltre, si dovrebbe evitare il carcere e implementare pene alternative che possano aiutare a correggere il comportamento del bambino”. “la legge internazionale fissa a 12 anni il limite legale per poter perseguire legalmente i minorenni. Inoltre, si dovrebbe evitare il carcere e implementare pene alternative che possano aiutare a correggere il comportamento del bambino”.
Il delitto d’onore al giorno d’oggi è una violenza perpetrata ancora in molti paesi e in passato anche in Italia. In base ai dati forniti dall’Honour Based Violence Awareness Network, infatti, ogni anno vengono commessi all’incirca 5 mila delitti nel mondo di questo tipo; altre stime elevano tale dato invece a 20 mila casi l’anno. Questo perché in molti casi per svariati motivi, le cause sociali fra tutte, non vengono denunciati o segnalati. Di contro, nelle società più avanzate da un punto di vista giuridico, il delitto d’onore in questione viene al contrario punito con il massimo della pena, mentre in altri se pur arrestato il colpevole se la cava con pene spesso lievi o al massimo con pochi anni di carcere.