L’ingegnere Cyril Guy Nègre, noto nel campo della progettazione di motori per auto da Formula 1, presentò già nel 2001 un prototipo di automobile con motore ad aria condensata da lui definita come un’opera rivoluzionaria. L’auto ad aria compressa, a zero inquinamento, con zero emissioni e senza petrolio ora non è più una semplice “bozza”, ma un progetto elaborato più volte divenuto finalmente reale.
Il nome commerciale del prototipo presentato al motor show di Bologna nel 2001 era Eolo: un veicolo resistente ed agile, interamente in alluminio tubolare, resina e fibra di canapa. Da quel progetto si è arrivati poi, nel 2007, alla realizzazione dell’economica CityCat, concretizzata dalla società indiana Tata Group: un’automobile con 200 km di autonomia ed una velocità massima di 110km/h ma con il problema dell’aria compressa che si ghiacciava nel motore (l’aria sottoposta a così alte pressioni si raffredda arrivando a -40°C). Altro inconveniente risultava essere la fibra di vetro utilizzata principalmente per la sua realizzazione, che l’avrebbe resa troppo fragile in caso di incidente. L’ingegnere francese sembra però essere riuscito a risolvere questi problemi fondamentali per il funzionamento dell’automezzo.
Nel 2009 viene presentato al salone di Ginevra l’AirPod, un nuovo modello di auto ad aria compressa adottato tuttora nell’aeroporto di Amsterdam come veicolo di servizio. Sotto, un video con l’intervista a Cyril Guy Négre a proposito della più giovane CityCat (auto in commercio dal 2013) tratto da Geo&GeoDoc. Perché non adottare questa tecnologia per ripulire le nostre città?
Roma, 27 giugno
L’auto ad aria compressa è finalmente realtà | ITMTelevision
27 Giugno 2014 @ 19:52
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