Lorenza Bonaccorsi nuovo presidente del pd laziale, sempre più targato Matteo Renzi. Appena eletta, la fedelissima dell’attuale presidente del consiglio ha dichiarato i suoi intenti, rammentando le lotte intestine degli ultimi mesi e come il partito democratico debba per forza di cose ripartire dai territorio per non perdere credibilità. Vicepresidente è stata eletta invece Caterina Riylo e Paolo Acunzò.
Ad affidare il futuro imminente della compagine laziale democratica è stato lo stesso Fabio Melilli, presidente uscente, che ha passato il testimone alla Bonaccorsi. Il passaggio di consegne è avenuto durante la relazione d’apertura dell’assemblea regionale del partito di via S. Andrea delle Fratte. Lo stesso Melilli ha precisato che la candidatura della parlamentare renziana nasce “dal bisogno di superare le asprezze che hanno caratterizzato la nostra precedente assemblea e che rischiavano, se alimentate ancora, di determinare un conflitto interno”.
L’assemblea ha eletto vicepresidenti Caterina Riylo e Paolo Acunzò. Un voto di ampio consenso per una figura che lo stesso Erico Gasbarra ha definito “di garanzia non soltanto per la vita del partito ma anche per le migliaia di iscritti e sostenitori che sono la vera forza del Pd”.
Non appena eletta Lorenza Bonaccorsi ha condiviso i punti cardini del suo programma per risollevare l’esperienza democratica del Pd laziale, in virtù soprattutto dei mal di pancia degli ultimi tempi, sottolineando come si debba tornare ad essere presenti sul territori: “Matteo Renzi sta facendo un lavoro incredibile. Ricordiamoci com’era il Pd nella primavera del 2013, il buio, le lacerazioni. Oggi quella percentuale con il 4 davanti ci deve rendere orgogliosi. Matteo ha preso il partito e lo ha ricollocato al suo posto. Ora è un capitale su cui investire. Non si può solo scimmiottare il Pd di Renzi, dobbiamo farlo sui territori. Questo è l’impegno da prendere: calare il cambio di velocità a livello nazionale sui territori”.
Roma, 24 giugno