Condannato a dieci anni per abuso sessuale. E’ quanto emerso dal tribunale dei minori di Ostia dopo quanto lasciato intendere da un bambino allontanato dai genitori, incapaci di prendersi cura di lui. Insomma, oltre l’incapacità genitoriale, ecco un padre orco, che nei confronti del figlio non ha mai avuto un gesto d’affetto: mai una carezza. Solo sesso e botte . Il papà, venerdì sera, dopo ore di camera di consiglio è stato condannato a dieci anni di carcere per quegli abusi dai giudici della X sezione del tribunale di Roma.
Il pm Pierluigi Cipolla ne aveva chiesti sette per il cinquantenne apparentemente irreprensibile, che accolta la sentenza se ne è andato via a testa bassa senza proferire parola. Lui, che un tempo si occupava delle pulizie nei corridoi di Piazzale Clodio. «Non m’aspettavo di tornarci da imputato e per queste accuse infondate» si è sfogato. L’uomo, infatti, ha sempre respinto le accuse di violenza sessuale avanzate dai magistrati sul figlio ormai adolescente. Un caso di cui si era occupato in prima persona il procuratore aggiunto Maria Monteleone, il magistrato incaricato di coordinare il pool che si occupa dei reati sessuali. In un primo momento, era il 2010, il fascicolo era stato aperto solo per maltrattamenti ma poi sono emersi gli abusi di natura sessuale.
Il bambino inizialmente non aveva parlato del suo dramma e dei presunti abusi ricevuti mai. Lo ha fatto solo in seguito, quando con tutte le difficoltà del caso ha rivangato nei ricordi le sofferenze legate agli episodi di violenza. Secondo i racconti il papà pretendeva «ciò che un uomo fa con una donna». Il resto è riuscito solo a scriverlo. Solo così gli operatori della casa famiglia «Chiara e Francesco» di Torvaianica, che hanno assistito per un periodo la piccola vittima.
Grazie ad un’altra segnalazione, qualche mese fa, l’educatore di una casa famiglia, specializzato nell’assistenza dei bambini in difficoltà, è stato condannato a nove anni di carcere per aver abusato di un bimbo romano, allontanato successivamente insieme agli altri sei fratelli dalla mamma. L’educatore adesso è sotto inchiesta e dovrà rispondere davanti al tribunale di Velletri per le molestie su bambini disabili che questi assisteva a domicilio per conto di alcuni Comuni: approfittava del rapporto stabilito col bambino per spogliarsi e pretendere carezze.
Intanto,è emerso un dato allarmante: nel 2013 i reati contro i minori hanno subito un forte incremento. I provvedimenti preventivi per questo tipo di reati sono stati 7.295, il 33 per cento in più rispetto al solo anno precedente. Sono aumentati del 37 per cento invece i reati per prostituzione minorile e pedopornografia. Solo qualche giorno fa un altro papà, un informatico romano, è stato condannato per abusi sulla figlioletta di 8 anni, in questo caso, addirittura filmati. La pena: dodici anni.
Roma, 9 giugno