Arrivano le cifre dei tagli strutturali alla spesa corrente per il Comune di Roma: 445 milioni, in gran parte alla voce acquisto di beni e servizi. Si tratta del piano di rientro firmato dal neo assessore capitolino al bilancio Silvia Scozzese, che dovrà essere approvato dal Governo entro il 4 luglio.
La spesa strutturale per società e enti partecipati passa da 229.390.795 a 220.846.618; quella per l’acquisto di beni e servizi da 1.608.632.644 a 1.304.844.928; cala la spesa per Ama da 718.040.862 a 624.695.550. Aumentano però i fondi per Atac Tpl, che passano da 518.500.000 a 531.462.500, proprio per evitare il fallimento della società del trasporto pubblico romano.
“C’è una prima ipotesi sulle municipalizzate e sulle alienazioni o internalizzazioni di società di secondo livello, per esempio Ama Servizi che viene integrata – spiega Alfredo Ferrari, presidente della commissione bilancio – Nei prossimi giorni si avrà un piano definitivo». Il gruppo Roma Capitale sarà ridotto di 15-20 aziende. Per quanto riguarda il gruppo Atac si prevede «la liquidazione di Trambus Open e la fusione di Risorse per Roma e Roma Metropolitane”. Possibile anche “l’accorpamento dell’azienda speciale Palaexpo con altre realtà culturali”.
Roma, 17 giugno