A dispetto del maggior tempo richiesto dai sindacati, il Comune di Roma vuole chiudere la riforma del salario accessorio entro il 31 luglio.
L’idea del Campidoglio è semplice e determinata: «discutere nel merito» delle nuove indennità, senza più gettoni a pioggia, ma con salari accessori agganciati alla produttività, così come imposto dagli ispettori del Mef. I sindacati, al contrario, non sembrano intenzionati a scendere dalle barricate: il termine del 31 luglio lo considerano «troppo perentorio»
Intanto da domani riprendono le trattative, dopo la giornata di sciopero dei dipendenti comunali della scorsa settimana.
Roma, 9 giugno