Le bombe d’acqua di questi giorni che si sono abbattute su Roma, hanno trasformato in breve tempo le strade della Capitale (e le stazioni della Metro) in corsi d’acqua da guadare.
La responsabilità, secondo i cittadini ed il buon senso, sono da ricercarsi nei molti tombini che versano in pessimo stato di manutenzione. «Tre tombini a poca distanza dall’entrata della metro sono completamente pieni di terra e immondizia. Veri e propri tappi che hanno causato il disastro di domenica scorsa», riferiscono i residenti che vivono a ridosso della stazione Anagnina, dove, domenica, è intervenuta la protezione civile per risolvere la situazione critica che il temporale aveva provocato. E pare che sia servita a poco anche la pulizia effettuata su circa 25mila tombini che erano stati appena ripuliti.
«Abbiamo fatto tutto il possibile -si difende il presidente dell’VIII Municipio, Andrea Catarci – malgrado né le ditte né i dipendenti siano stati pagati per gli interventi straordinari di gennaio. E comunque si sono dati da fare dalla Garbatella alla Colombo, da San Paolo a Marconi». Catarci poi aggiunge: «La vera criticità è la sporcizia che c’è nelle strade e le foglie che fanno da tappo. Gli interventi dell’Ama ormai sono un miraggio. Vorrei dire al presidente Fortini che ha pensato di mettere i cassonetti a scomparsa in alcuni quartieri periferici come a Firenze che noi li abbiamo da due anni e che da uno sono rotti e nessuno li sa aggiustare».
Le stesse criticità si riscontrano anche in altri Municipi di Roma come il IX municipio.
L’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Masini, dalle pagine del Messaggero, se la prende col patto di stabilità: «I piani per l’ampliamento della rete di smaltimento della pioggia sono pronti, ci sono 22,7 milioni di euro da mettere in campo subito per nuove opere nei quadranti che sono più in sofferenza, compreso quello di Prima Porta fortemente colpito lo scorso 31 gennaio ma ora occorre uno sblocco del patto di stabilità, che abbiamo chiesto al governo con lo sblocca-Italia, altrimenti abbiamo le mani legate. Intanto, a luglio partiranno gli interventi per la rete fognaria delle acque bianche di via di Grottarossa, sulla Cassia»
Roma, 19 giugno