Da riscatto, dopo una vita insoddisfacente dal punto di vista sessuale, ad un periodo di imbarazzo e dolore durato 36 ore. Postumi e convalescenza escluse.
Questo il destino di un 45enne romano che aveva deciso di affidarsi alla medicina per rincarare la propria dose di autostima a letto, alla fine dello scorso febbraio.
Da quella che poteva essere la svolta di una vita ad un dramma durato quasi 2 giorni, tanto quanto l’effetto collaterale della cura. Una erezione di 36 ore che , qualcuno penserà con una certa dose di ingratitudine, ha spinto il paziente a sporgere denuncia contro i medici che hanno somministrato il farmaco.
Secondo quanto riporta Il Messaggero, infatti, è bastata una piccola puntura per trasformare il deficit sessuale in priapismo, e l’organo genitale dell’uomo è rimasto in erezione per trentasei ore. Il nuovo disturbo, non meno fastidioso del precedente, è durato a fasi alterne per più di un mese, provocando tra l’altro atroci dolori.
Il pm titolare del fascicolo così inchioda i due medici responsabili:”negligenza e imperizia per non avere correttamente e adeguatamente informato il degente che il trattamento avrebbe potuto indurre un’erezione prolungata e dolorosa”.
Roma, 11 giugno