Scudetto Roma 2001: i giallorossi conquistarono il terzo scudetto della storia capitolina, dopo aver vinto l’ultima partita contro il Parma, grazie ai gol del tridente Totti – Montella – Batistuta.
Inizio di stagione difficile per la Roma, in ombra dopo lo scudetto vinto dai cugini della Lazio la stagione precedente. Il presidente Franco Sensi decise di investire per cercare il riscatto, mettendo a segno pesanti colpi di mercato, portando nella Capitale il bomber Gabriel Omar Batistuta, il centrocampista Emerson e il difensore Walter Samuel.
La stagione partì con due note stonate: l’infortunio di Emerson e la sconfitta in Coppa Italia per merito dell’Atalanta.
In campionato invece la partenza è ottima, le reti di Batistuta e capitan Totti, trascinano i giallorossi in testa alla classifica, laureandosi campioni d’inverno.
Il girone di ritorno sembrò già chiuso a marzo, quando i distacchi da Juventus e Lazio erano rispettivamente di + 9 e + 12, ma poi i giallorossi incappano in qualche passo falso e si fanno recuperare.
Se all’andata furono pesanti i gol di Re Leone Batistuta, altrettanto furono quelli di Vincenzo Montella nel ritorno. Fu decisivo il match contro la Juventus, con i bianconeri in vantaggio di due gol, e recuperati nel finale dalle reti di Nakata e Montella.
Lo scudetto si decise comunque all’ultima giornata, la Lazio si tirò fuori dopo il pareggio subito contro l’Inter, castigata da una rete di Dalmat, ad inseguire la Roma restò solo la Juventus, staccati di due punti all’ultima giornata.
L’ultima giornata la Roma incontrò il Parma all’Olimpico, superandolo di tre reti a uno, segnate da Totti, Montella, Batistuta e Di Vaio per il Parma nel finale.
La formazione che conquistò il terzo titolo della sua storia è la seguente: Antonioli tra i pali, sostituito qualche volta da Lupatelli; difesa a tre con Samuel e Zago titolari fissi, Zebina e Aldair ad alternarsi; sulle fasce gli instancabili Candela e Cafu che si facevano tutto il campo; a centrocampo i faticatori Tommasi e Cristiano Zanetti, nel finale tornò anche Emerson dall’infortunio; in avanti capitan Totti a sostenere le due punte, a volte il suo vice Nakata; in avanti Delvecchio e Batistuta dall’inizio, durante la partita subentrava sempre Vincenzo Montella; in panchina Fabio Capello.
Roma, 17 giugno.