L’assessore alle Politiche sociali Rita Cutini ha presentato questa mattina in Campidoglio il primo piano “caldo” rivolto ai senza tetto. “È la prima volta che la Capitale si dota di un sistema d’accoglienza dei senza fissa dimora per affrontare l’estate – ha commentato soddisfatta Cutini – Dobbiamo puntare su una rete di centri che sia il più possibile capillare, un sistema diffuso anche in collaborazione con l’associazionismo. Inoltre questo ci permette di promuovere quella solidarietà sociale che viene dalla città, iniziando così anche percorsi di inclusione”.
Il piano prevede l’apertura 24 ore su 24 di due centri di accoglienza (una nel VII Municipio l’altra nel XV) dove verranno garantiti 3 pasti al giorno, servizi igienici e kit per l’igiene personale per un massimo di 20 persone. Attivate anche due strutture H9 con una capienza di 10 persone e cinque H4 con turni da 4 ore che potranno accogliere fino a 20 senza tetto. Il servizio messo a disposizione da Roma Capittale è garantito dal 21 giugno al 21 settembre.
Secondo la prima indagine, effettuata in collaborazione con la Fondazione De Benedetti e l’università Bocconi di Milano, il numero dei senza fissa dimora della Capitale è di 3.276, di questi, il 48% dorme in strada mentre il 52% nei dormitori. I dati sono stati presentati all’Aranciera di San Sisto in presenza dell’assessore Cutini e del sindaco Ignazio Marino. “Grazie a questa indagine abbiamo maggiore consapevolezza del fenomeno – ha commentato il primo cittadino – e sono convinto che dai dati raccolti ricaveremo anche le loro aspettative, il loro stato emotivo, notizie sul loro livello di socializzazione”.
Il progetto è volto ad affrontare il crescente numero dei cosiddetti nuovi poveri (neo disoccupati, ex commercianti o pensionati che non arrivano a fine mese) che la crisi ha triplicato. “Quello che è stato fatto ha un altissimo valore civile – ha aggiunto Rita Cutini – di un lavoro compiuto sulla strada perchè non ci sono solo numeri ma anche storie . Censire quartiere per quartiere è un lavoro attento e prezioso che merita tutto il nostro apprezzamento. Noi abbiamo bisogno di conoscere questo fenomeno per analizzarlo davvero perchè oggi coinvolge anche persone insospettabili e putroppo a Roma è sempre più facile finire per strada”.
Roma, 24 giugno