“Bene lo sgombero della Vela del Mar ma i nomadi sono già tutti sugli argini del Tevere e nella Valle dei Casali, tra Viale Newton e San Pantaleo Campano”. Questa la denuncia di Augusto Santori, esponente del comitato DifendiAMO ROMA, nel commentare l’operazione odierna condotta dall’XI gruppo della Polizia Locale di Roma Capitale guidata dal comandante Napoli. “La situazione è grave e i vigili del NAE non sono nelle condizioni operative di poter rispondere a un’emergenza. Inadeguato è Marino, la fiducia è nel Prefetto, occorre un piano incisivo su Roma e in particolare sulle zone più critiche della città. La zona Villa Bonelli, Portuense, Parrocchietta e anche i Colli Portuensi registrano un repentino aumento di presenze e anche di reati. Quello che manca è la percezione di sicurezza – conclude Santori – sapendo che a pochi passi esistono campi incontrollati all’interno delle sterpaglie di una immensa riserva naturale. Sono attualmente occupati gli spazi nei pressi di Via Alberese, la collina di Monte Cucco nei pressi della Grotta delle Fate, nonché tutti gli argini del Tevere, sia sul lato Magliana che dalla parte di San Paolo. Questa è la triste realtà di questo quadrante, e da attenzionare per la sua criticità”.
Soddisfazione arriva anche da Fratelli d’Italia e An: “Anche se crediamo ci sia ancora molto lavoro da fare nei pressi della Magliana e di Villa Bonelli, ancora fortemente gravate dagli insediamenti abusivi di rom, sinti e camminanti, siamo soddisfatti di tale provvedimento che finalmente restituisce una parte del quartiere ai cittadini”, dice Valerio Garipoli, capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza in XI Municipio. “Il recente sgombero è il risultato delle segnalazioni ed interrogazioni che si protraggono in Consiglio municipale da mesi. Fin dall’ottobre scorso, quando una manifestazione dei Comitati di Quartiere aveva già posto l’attenzione sulla vicenda, era nostra intenzione sgomberare il prima possibile l’accampamento abusivo di nomadi stanziati sotto al cavalcavia del viadotto della Magliana e nella zona circostante l’edificio di Vela de Mar”.
Roma, 4 giugno
