Riguarderanno spesa dei dipartimenti, compensi dirigenziali, costi del personale e salari accessori i tagli in arrivo al Campidoglio. Le decurtazioni fanno tutte parte della bozza del piano di riequilibrio dei conti della capitale del triennio, preparata dall’assessore al bilancio Silvia Scozzese. Le voci prese in considerazione interessano i costi dell’ amministrazione e quelli relativi ad aziende municipalizzate e partecipate, sui quali dovrà essere preso un accordo entro il 31 luglio. Secondo le previsioni si dovrebbe arrivare ad una riduzione del 13% sulle uscite complessive.
Nel caso delle aziende si arriverà ad un ridimensionamento delle partecipazioni con una diminuzione dei costi di 28,5 milioni. Nel frattempo da Roma Capitale arriverà un contributo di 93,3 milioni di risparmi alla voce Ama.
Il personale verrà ridotto gradualmente dal blocco del turnover e, in aggiunta, verrà fatto un intervento sui salari accessori (meno 15%) con un risparmio di 27 milioni di euro. Per quanto riguarda i salari dirigenziali si passerà da 50 a 45 milioni di euro nel corso del triennio.
Tagli pari al 17,7 % interesseranno poi il settore cultura, gli investimenti andranno dagli attuali 58,7 a 48,3 milioni mentre la spesa per il settore del sociale avrà un calo di 25,9 milioni. Grazie poi alla revisione di tutti i contratti di affitto per adeguarli ai reali valori del mercato, nel piano è stata proposta una riduzione del 20% di spesa sugli affitti passivi, uno dei principali motivi di spreco per l’amministrazione capitolina. Infine gli asili nido saranno sottoposti ad una ristrutturazione pari a 10 milioni, che verranno poi reinvestiti nella creazione di un maggior numero di posti nido.
Roma, 18 giugno