La prima donna della storia a fare la corrispondente di guerra per il Daily Mail è stata Louise Mack (1870 – 1935), giornalista, poetessa e scrittrice australiana. Nel 1915 pubblica “A Woman’s Experiences in the Great War”, tradotto in italiano per la prima volta per le Edizioni Trabant: “Una donna alla Prima Guerra Mondiale” uscirà il 28 giungo. Nonostante nella sua famiglia non fosse l’unica scrittrice, era certo la più famosa; lasciò l’Australia nel 1901 e visse in Inghilterra, in Italia e in Francia. Louise Mack non ha avuto una vita facile ma questo le diede materiale per i suoi libri, come ad esempio “Teens: A Story of Australian School Girls” (1897), “An Australian Girl in London” (1902), The Romance of a Woman of Thirty (1911). L’anima da viaggiatrice, il carattere curioso e l’indole irrequieta la porteranno in situazioni più difficili ancora:
Nella prefazione, di Marcello Donativi:
“Louise riuscì a convincere Alfred Harmsworth, editore del Daily Mail, a inviarla in Belgio per scrivere alcune corrispondenze per il suo giornale. Ora, se al concetto di donna scrittrice ci si iniziava ad abituare, lo stesso non si può dire per i reporter di guerra. Quella bellica era, com’è forse ancora, un’attività quasi del tutto maschile, nella quale alla donna difficilmente erano assegnati altri ruoli all’infuori dell’infermiera e della vedova. Harmsworth, però, dovette ritenere una buona idea quella di avere anche una corrispondente donna, in grado di fornire ai lettori degli aspetti differenti del conflitto. Tuttavia la Mack non era inizialmente considerata un corrispondente al pari degli altri. Ad esempio, non fu inviata in vere e proprie zone di combattimento, ma nelle retrovie, dove non avrebbe corso eccessivi rischi. Un riguardo che nasceva da un misto di pregiudizio e volontà di proteggerla, al quale però si sottrarrà appena possibile. “
Roma, 23 giungo