Roma, 10 luglio 2014 – Un alunno disabile è stato chiuso a chiave da un professore “fin quando non si fosse calmato”. Questo è quanto è avvenuto nell’istituto superiore Roberto Rossellini di Roma zona San Paolo. Questo episodio, è stato denunciato dalla deputata del Pd Laura Coccia che ha inviato una lettera al ministro della pubblica istruzione Giannini. “A quanto pare – fa presente la parlamentare democratica – l’alunno è stato oggetto di una serie di ripetuti episodi di violenza e umiliazioni verbali che hanno costretto la madre a sporgere regolare denuncia presso un comando dei carabinieri e al tribunale per i diritti del malato”. In particolare, segnala Laura Coccia, la madre del ragazzo disabile ha denunciato che, durante la ricreazione, un professore ha ritenuto opportuno chiuderlo a chiave in classe con altri compagni “fin a quando non si fosse calmato”.
“Ho immediatamente segnalato il caso al Miur – afferma la deputata Pd – che ha già provveduto ad informare gli uffici preposti e ad inoltrare la mia denuncia all’USR del Lazio che farà le verifiche del caso ed eventualmente manderà un’ispezione per stabilire come si sono svolti i fatti. Infatti, se le informazioni ricevute fossero confermate ci troveremmo di fronte ad un episodio sconcertante che richiederebbe un immediato intervento. “Dobbiamo lavorare per elaborare politiche di inclusione – segnala la Coccia – e, laddove necessario, di sostegno agli insegnanti e alle classi, affinchè le diverse abilità presenti nelle nostre classi diventino una risorsa da includere e non un gravoso peso da mettere all’angolo o rinchiudere. Per questo credo sia necessario avviare nuovi progetti di formazione del corpo docente, non solo quello preposto al sostegno, affinchè possa essere più preparato per affrontare la complessità delle diversità”.
