Roma, 11 luglio 2014 – Grazie ad un gruppo di studenti cagliaritani, nasce il primo dispositivo anti-abbandono bebè. Il kit permetterà ai genitori più sbadati di ricordare la presenza dei propri figli sul sedile posteriore, evitando tragedie quali di piccoli abbandonati in auto sotto il sole cocente e spesso deceduti per asfissia.
Il kit è composto da un sensore posto sul seggiolino e da una centralina di allarme. Il primo servirà a segnalare la presenza del neonato, mentre la seconda andrà collegata all’impianto elettrico dell’auto attraverso l’accendi sigari. L’Istituto che si è occupato della progettazione e della realizzazione materiale del prototipo è il Giua di Cagliari, nell’ambito delle attività legate all’Hi-Lab, il laboratorio di ricerca e sviluppo diretto dal professore Antonello Zizi, già famoso per il suo “cappellino magico” per non vedenti, divulgatore scientifico e scrittore.
L’impianto completo dovrebbe costare all’incirca 100 euro ed è figlio di una discussione successiva a fatti di cronaca in cui di frequente è capitato di sentire in tv o leggere sui giornali di piccoli abbandonati alla fornace di una macchina lasciata sotto il sole e in seguito deceduti per insufficienza respiratoria. Secondo quanto dichiarato dal professor Zizi, il prototipo non è ancora completo, in quanto sarà suddiviso in tre moduli, di cui questo kit rappresenta solo il primo.