Roma, 19 luglio 2014 – “L’estate è, purtroppo, la stagione degli abbandoni per molti sfortunati cani, divenuti ‘scomodi’ per le vacanze di alcuni proprietari. Per questo è utile ogni iniziativa, come quella delle bau beach e degli accessi regolamentati sulle spiagge, utile a non far sentire i cani come un peso e quindi a disincentivarne l’abbandono“. A dirlo in una nota Renata Jannuzzi, coordinatore regionale del Lazio del Ppi (Popolari per l’Italia),. che però attacca il sindaco Marino: “Un atteggiamento di questo tipo, in linea con la massiccia campagna di sensibilizzazione contro li abbandoni nei mesi estivi, è sempre auspicabile da parte delle istituzioni”. Invece a Roma il sindaco Marino non ha fatto quello che doveva fare, e cioè individuare le aree di arenile aperte all’accesso con cani come prescritto dalla legge regionale del 2006. Anzi: con un’ordinanza del 23 aprile 2014 ha vietato l’accesso alle spiagge libere ai conduttori di animali a quattro zampe dal 1 maggio al 30 settembre 2014. Ma ora il Tar ha bocciato l’ordinanza: un’altra ‘perla’ del sindaco alieno di Roma Capitale“.
“L’estate è ormai iniziata, ma con la sentenza del Tar le cose da fare vanno fatte. È ora di individuare, e rendere accessibili, magari con qualche confort come ciotole per acqua usa e getta, aree dedicate dove i proprietari possano passare ore di svago e relax assieme ai loro amici a quattro zampe durante i mesi estivi. Va fatto entro venti giorni, lo dicono i giudici del Tar. Marino non se ne dolga: si tratterebbe di un provvedimento di civiltà“.