Roma, 26 luglio 2014 – Esattamente 5 mesi fa l’assessore allo Sport del Comune di Roma Luca Pancalli comunicava di aver “proceduto all’assegnazione provvisoria alla Figc dello stadio Flaminio“. L’impianto per un anno alla Federazione, con la possibilità di rinnovo per un altro anno. Peccato però che ora sembra tutto essersi fermato di nuovo. A dirlo è Carlo Tavecchio, nuovo presidente in pectore della Figc.
“Dobbiamo eliminare la cultura dello spreco, dell’approssimazione, del clientelismo — dice Tavecchio nel suo programma dedicato agli stadi — e privilegiare la cultura dell’efficienza e della sostenibilità finanziaria dei nostri progetti. Questo deve valere anche per lo stadio Flaminio, che richiede un preventivo piano strategico e di utilizzo, oltre ad un naturale e rigoroso studio di fattibilità con un business plan che ne individui la possibile destinazione e sostenibilità. Soltanto con un progetto finanziariamente sostenibile si potrà proseguire nell’idea iniziale. Diversamente, meglio fermarsi“.
Ma il Comune, per bocca di Luca Pancalli, aspetta fiducioso: “Quello che dice è esattamente quanto chiediamo noi alla Figc. Aspettiamo che ci presentino un progetto. Se, diversamente, dovesse cambiare idea, ce ne faremo una ragione e studieremo altri percorsi“.