Roma, 19 luglio 2014 – “Se lei parla ancora della Barbuta, la mando in coma, la mando in coma, lo dico qui: mi autodenuncio”. La minaccia è di Sartana Halilovic, figura di spicco, nonché uno dei capi del campo nomadi la Barbuta di Roma. Destinatario dell’atto intimidatorio, Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio, uno delle tante Onlus, che si adopera per promuovere i diritti dei rom e sinti in Italia. La minaccia sono state riprese in esclusiva dalla telecamere del “Fatto Quotidiano”. Un messaggio che non ammette ragione di essere frainteso: non bisogna toccare l’insediamento, altrimenti sarà guerra.
La reazione del presidente Stasolla – Il presidente dell’Associazione 21 luglio è visibilmente scosso e pietrificato dalle intimidazioni. Parole, quelle di Halilovic, che accompagnato da almeno quattro uomini, rimbombano nella piccola sala rossa del municipio VII di Roma, quartiere di Cinecittà. Qui l’Associazione ha appena fornito un esauriente elenco di dati a testimonianza di quello che è stato definito, senza mezzi termini, come il rapporto ‘Nomadi Spa’, il sistema ‘campi’ della Capitale. Il primo rapporto spiega nei dettagli i costi sostenuti dal Comune per il mantenimento dei campi organizzati destinati ai Rom. Cifre importanti: solo per il 2013 l’amministrazione comunale ha speso 24 milioni di euro per la gestione di 11 insediamenti.
Il commento dell’assessore al Commercio del Pd, Massimo De Simoni – “Questo rapporto a me fa paura, se presentiamo questi conti non vorrei che qualche testa calda interpreti male e si possa scatenare uno scontro“. Ad oggi, pur essendo presenti molti altri consiglieri comunali e rappresentanti della municipalità, ancora nessuno ha denunciato il fatto relativo alle gravissime minacce ricevute da presidente Carlo Stasolla.
23 Luglio 2014 @ 11:34
Sembra che tra il sig. Stasolla e il sig. halilovic ci siano delle questioni irrisolte! Chissa a che cosa si riferiva quando diceva ” Tu hai la tua Associazione e vive come un Re”.
Questo episodio domstra come il business dei campi nomadi esista eccome