Roma, 27 luglio 2014 – “Esprimiamo forti perplessità di fronte alla decisione presa dal Campidoglio di aumentare la tassa di soggiorno per i turisti che soggiorneranno a Roma. La categoria degli albergatori è perplessa e si sente vittima di una profonda ingiustizia. Di fatto aumenta la tassa di soggiorno, addirittura 7 euro a notte per gli alberghi 5 stelle, ma i servizi che vengono erogati ai turisti non sembrano migliorati“. A dirlo in una nota Confimprese Turismo Italia, che torna sul provvedimento approvato dal Comune di Roma sull’aumento della tassa di soggiorno che entrerà in vigore il 1 settembre.
“A nostro avviso – aggiunge – non è così che si incentiva il turismo che rimane uno dei pilastri fondamentali dell’economia di questa città e del paese. I turisti continuano ad essere spremuti e ricevono in cambio servizi non all’altezza. Non lamentiamoci se i turisti preferiranno organizzare i loro viaggi in Francia e a Parigi – dove il Parlamento recentemente ha impedito che la tassa di soggiorno aumentasse – se prosegue così ci troveremo costretti a registrare cali di presenze. Auspichiamo a questo punto una marcia indietro da parte del Campidoglio e, qualora questa non avvenisse, speriamo che il Comune a quel punto destini i proventi della tassa serva per migliorare i servizi e si possano finalmente allargare le maglie della burocrazia che non sempre agevola i commercianti e gli operatori del settore“.
“Noi – dice il presidente Giuseppe Sarnella – pur essendo contrari a questo aumento di balzelli, siamo consapevoli che amministrare una città come Roma non sia semplice e sappiamo che serve l’aiuto e il forte impegno di ognuno di noi per cercare di migliorare la città. Ogni cittadino deve essere responsabile, noi lo sappiamo e ogni giorno lavoriamo con responsabilità per il bene comune“.