Roma, 26 luglio 2014 – L’assalto alla Caserma Moncada è ricordato come l’episodio che ha segnato l’inizio della Rivoluzione cubana, tanto che Fidel Castro ha ricordato la data chiamando il suo movimento Movimiento 26 Julio.
I rivoluzionari hanno pensato di attaccare la Caserma Moncada approfittando della festa andata in scena la notte precedente a Santiago di Cuba. Per mimetizzarsi hanno indossato le uniformi dell’esercito e hanno formato una colonna di automobili per sembrare una delegazione in arrivo dalla parte Occidentale di Cuba.
Il 26 luglio, alle 5 di mattina, Fidel Castro ha guidato 160 ribelli con l’aiuto di Raúl, suo fratello. Il gruppo però non aveva armi sufficienti e non era all’altezza: prima ancora di arrivare davanti alla Caserma Moncada la colonna di auto si è divisa e molti dei ribelli non hanno partecipato all’assalto proprio a causa della mancanza di armi.
Un risultato disastroso che ha portato 61 ribelli alla morte, mentre altri sono stati catturati. Tra i catturati alcuni sono stati torturati fino a morire. Nonostante alcuni, tra cui Fidel Castro, siano riusciti a scappare, una settimana dopo sono stati catturati e imprigionati.