Roma, 28 luglio 2014 – Ognuno di noi ha, oppure ha avuto materie più o meno preferite, a discapito di altre dove, invece, c’era ben poco da fare. Vedi la matematica, la fisica, o piuttosto il latino e il greco. Chi più, chi meno ha avuto le sue difficoltà: brutti voti, notti insonni e ramanzina e/o nel peggiore dei casi schiaffoni d genitori troppo severi per il nostro poco impegno. Ma se vi dicessimo che in alcune scuole, tra le tante materia, qualcuno ha pensato di inserire nella programmazione scolastica anche quella della “felicità”, cosa rispondereste? Se la stessa cosa fosse fatta nel nostro Paese, quanti sarebbero gli studenti che spiccherebbero nella suddetta materia? E quanti, ancora, i voti alti tra interrogazioni e compiti in classe? Bene, Nelle scuole di alcuni paesi del mondo questo sta già accadendo; sta prendendo piede, infatti, la cosiddetta Educazione Positiva, un approccio formativo e psicologico completamente nuovo basato sulla felicità ed il benessere degli studenti.
Dalla terra dei canguri – In Australia, per esempio, il liceo Geelong ha elaborato un programma completo di insegnamento per migliorare il benessere degli studenti ed aiutarli in questo modo a vincere la depressione. Insomma, si impara meglio, quando si è felici.
Il liceo Lerchenfeld di Amburgo – insieme ad almeno un centinaio di scuole tedesche, anche qui ha fatto il suo esordio la nuova materia della felicità, con tanto di insegnamenti pratici da parte dei professori, tra cui spiccano il “tuffo dal palco“, stile rock star, o anche la “doccia tiepida“, che ha l’obiettivo di far sviluppare agli studenti il senso di appartenenza ad una comunità, migliorare l’autostima, e la consapevolezza nei propri mezzi.
Sull’Himalaya – Il Regno del Bhutan è stato il primo a sostituire l’acronimo PIL (Prodotto Interno Lordo) con FIL (Felicità Interna Lorda) e ad introdurre ai libri di testo, anche meditazione, preghiere e….Felicità.