Roma, 17 luglio 2014 – Due prostitute di Chieti filmavano l’atto sessuale e poi ricattavano i clienti minacciandoli di pubblicare tutto sul web se non avessero pagato 500 euro. La denuncia è partita due settimane fa da un 26enne romano che non facendosi intimorire ha raccontato l’accaduto ai Carabinieri, i quali, organizzando un finto incontro per la consegna del denaro, hanno potuto cogliere in flagranza di reato le escort. Le due donne sono state rimandate in Abruzzo e per loro è stato confermato il fermo con l’obbligo di firma.
La conoscenza tra le due donne e il giovane romano era cominciata su Facebook per poi spostarsi in una chat dedicata agli amanti di sesso estremo e feticismo. Dopo aver avuto alcune conversazioni spinte, i tre si scambiano i numeri di telefono e si danno appuntamento in un appartamento di San Lorenzo a Roma per consumare il rapporto. Il ragazzo non si rende conto di essere stato ripreso, e, poche ore dopo l’incontro, riceve sul telefono una foto compromettente che lo ritrae in compagnia delle due prostitute. Da lì parte la minaccia, 500 euro in cambio del loro silenzio.
Secondo il pubblico ministero Antonino Di Maio incaricato del caso, le vittime dell’estorsione sarebbero molte di più. Per questo motivo è stata disposta una consulenza informatica sui computer delle due escort per capire quanti fossero i clienti abituali e quanti quelli caduti nella trappola.