Furio Niclot Doglio nacque a Torino il 24 aprile 1908, dopo aver conseguito il brevetto di pilota nel 1931, dimostrò subito le sue abilità, diventando “asso” durante la seconda guerra mondiale e stabilendo vari record mondiali.
All’età di 24 anni era già istruttore e aveva accumulato oltre 1500 ore di volo, tra cui 500 di acrobazia. Niclot conquistò diversi record mondiali, esaltando anche il progresso della’aviazione italiana, che iniziò a vantare i suoi gioielli.
Toccando una quota 7.362 metri, stabilì il record con un idrovolante da turismo il Fiat AS.1, si ripeté anche con l’idrovolante leggero CNA Eta.
A bordo del Breda Ba.88 riuscì a battere i record mondiali di velocità sui 100 e 1000 km.
Quando scoppiò la seconda guerra mondiale si arruolò volontario, diventò “asso” dell’aviazione, compiendo numerose missioni militari e abbattendo ben sette aerei nemici, più altri sei in collaborazione con l’asso Maresciallo Ennio Tarantola, che costituirono una fantastica coppia per la nostra aviazione.
Il 27 luglio 1942, Furio Niclot Doglio fu abbattuto nel cielo di Malta, dall’asso canadese della RAF George Beurling.
Niclot è ricordato a Roma in via Bolzano 14, all’interno dell’atrio di un palazzo c’è una lapida che ne ricorda la Medaglia d’Oro al Valor Militare, invece a via Ravenna 7/a c’è la casa dove ha abitato, a Fiumicino, c’è una strada nei pressi di Isola Sacra che porta il suo nome.
Roma, 27 luglio 2014.