Roma, 23 luglio 2014 – Beni per oltre 2,3 milioni di euro. E’ quanto è stato sequestrato dal Il G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) della Guardia di Finanza di Roma a Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, capo ultrà della Lazio, membro degli Irriducibili. Piscitelli, in carcere a Rebibbia dal settembre scorso per traffico di droga e coinvolto in passato in altre vicende criminali, sono stati tolti immobili, auto, partecipazioni societarie e rapporti finanziari.
Dalle indagini, cominciate ad aprile su delega della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Roma, è emerso l’alto tenore di vita di Piscitelli e della sua famiglia, a fronte invece di modesti redditi dichiarati. Il tutto commercializzando gadget della Lazio, tra cui la riproduzione dell’immagine di Mister Enrich, un vecchio fumetto inglese divenuto simbolo degli Irriducibili. Il sequestro ha riguardato il patrimonio aziendale e i beni di una società per il commercio all’ingrosso di abbigliamento ed accessori. Ma non solo: bloccato un fondo comune e l’intero patrimonio di un’associazione culturale, gestita con altre figure di spicco della della tifoseria laziale. E oltre ad altri beni mobili e immobili, anche quote societarie di una società per la produzione nei settori della stampa, della editoria e della grafica.
Nel 2013 ‘Diabolik’, che tra il ’91 e il ’92 trattenne rapporti con il boss della camorra Michele Senese, venne arrestato dalla Finanza come promotore, finanziatore e organizzatore dell’acquisto di ingenti quantitativi di hashish dalla Spagna, introdotti in Italia tramite corrieri, ma fu anche coinvolto nel processo sulla tentata scalata alla Lazio con capitali criminali, oltre che in episodi di violenza negli stadi.