Roma, 26 luglio 2014 – Dopo un litigio, ha pensato bene di minaccia il cognato con una pistola, costringendo l’uomo a ricorrere al 113. Ad intervenire sul posto, lungo la via Tiburtina, gli agenti del Commissariato di Tivoli e del locale Posto di Polizia di Guidonia Montecelio.
Il racconto della vittima – La vittima ha raccontato che il cognato, colpa di una lite lo aveva prima minacciato con una pistola e poi esploso alcuni colpi in aria a scopo intimidatorio, fuggendo poi a bordo di un’autovettura.
La ricerca – Appurati i fatti dagli agenti, è scattata subito una battuta di caccia all’uomo, risoltasi nel fermo dello stesso ancora a bordo della sua auto mentre percorreva ancora la via Tiburtina. Il fuggitivo, accortosi delle pattuglie ha provato a seminarle, accelerando la sua corsa, ma è stato bloccato praticamente subito.
Identificato – Il fermo è stato identificato in M.S., un cittadino serbo di 42 enne, risultato poi da alcuni accertamenti più approfonditi anche clandestino sul territorio nazionale e con precedenti penali. L’arma con cui l’uomo aveva minacciato il cognato non è stata subito rinvenuta dagli agenti. Tornati sul posto e raccolte alcune testimonianze fondamentali. agli agenti è stato raccontato che dopo la lite l’uomo si era recato nella sua roulotte per poi uscirne con qualcosa in mano, di fatto l’arma, con cui poi sono stati esplosi i colpi intimidatori. Dopo essersi dato alla fuga, la stessa è stata gettata chiusa in una busta bianca in un campo vicino.
Il ritrovamento dell’arma – Nel campo è stata rinvenuta la busta in questione, con all’interno una Smith & Wesson calibro 38. La pistola era finita tra la rete di recinzione e la vegetazione circostante. Dalle verifiche, l’arma è risultata essere stata rubata pochi giorni fa, ed è stata quindi posta sotto sequestro, insieme alle 75 cartucce rivenute. Accompagnato negli uffici del Commissariato di Tivoli, l’uomo è stato arrestato per ricettazione e detenzione illegale di armi.