Roma, 23 luglio 2014 – Due fratelli di 19 e 23 anni e un minorenne hanno devastato una scuola del Tufello nella notte tra domenica e lunedì, i danni ammontano a 30 mila euro. I dipendenti della vicina piscina comunale, sentendo forti rumori provenire dall’istituto, hanno avvertito le autorità. Una volta sul posto la Polizia del commissariato Fidene-Serpentara ha trovato i tre giovani in evidente stato confusionale impegnati a danneggiare tutto ciò che capitava loro sotto mano. Computer, stampanti, finestre, banchi, sedie e servizi igienici completamente distrutti, macchie di sangue su pavimenti e pareti, tanto da far pensare agli agenti di trovare il cadavere di qualcuno steso sul pavimento.
I tre ragazzi sono stati inizialmente portati in ospedale per lo svolgimento di tutti gli esami del caso e per le ferite riportate alle mani. Successivamente i due maggiorenni sono stati portati in tribunale, dove il giudice li ha condannati a 3 mesi di carcere stabilendo, inoltre, che per lo stesso periodo di tempo dovranno lavorare nella scuola per riparare ai danni provocati. Per il minorenne coinvolto la situazione si complica, oltra al reato di danneggiamento si aggiunge quello di resistenza a pubblico ufficiale e, per la madre, quello di omissione di custodia.
I maggiorenni, a colloquio con il giudice, si sono dimostrati pentiti dell’accaduto e hanno raccontato di non ricordare nulla della notte di distruzione passata nella scuola. L’ultimo ricordo risale all’acquisto della droga “L’abbiamo pagato 30 euro, l’Md. E pensare che ci dissero che quel quantitativo era sufficiente per due persone. Noi l’abbiamo diviso in tre perché avesse un effetto più leggero. E invece…” con l’aiuto dell’alcool gli effetti sono peggiorati. I due fratelli hanno raccontato di aver ripreso coscienza soltanto in ospedale.