Roma, 21 luglio 2014 – C’è aria di scontro nel Partito Democratico laziale. E a lanciare l’allarme è Marco Miccoli: “Ho ascoltato con attenzione ieri sera alla Festa dell’Unità di Roma l’intervista di Giuliano Giubilei al Presidente Zingaretti: un resoconto puntuale di un anno e mezzo di buon governo e buone pratiche che, con una velocità incredibile, hanno rimesso in carreggiata il Lazio. Non c’è solo il positivo risultato del risanamento economico e finanziario ma sono soprattutto le politiche per lo sviluppo della regione, messe in campo dalla Giunta Zingaretti, a convincere; scelte che iniziano a dare i primi risultati e che si basano sulla sostenibilità, l’innovazione e la giustizia sociale. Inoltre la lotta agli sprechi, le buone pratiche improntate alla massima legalità e trasparenza, assumono caratteristiche ‘rivoluzionarie’. È incredibile la velocità con la quale la Regione Lazio è tornata ad essere protagonista della crescita del Paese ottenendo positivi riconoscimenti. Insomma Zingaretti corre avanti“.
Poi l’amara considerazione: “Purtroppo, a mio giudizio, è il Pd Lazio a fare una brusca retromarcia, un ritorno al passato inaspettato: la nomina della segreteria, basata esclusivamente su una logica correntizia, appare anacronistica e ormai superata – continua Miccoli – Sono metodi questi non più in sintonia con le indicazioni di cambiamento dettate da Matteo Renzi e accolte con favore dai nostri elettori. Dispiace dirlo ma pensare di governare un partito creando maggioranze basate sulla sommatoria di correnti nominali, che hanno ricominciato a imperversare nel Pd regionale, è fuori dal tempo: non serve al Pd e soprattutto non serve al Lazio“.