Roma, 10 luglio 2014 – Vittorio Occorsio è stato un magistrato italiano, vittima del Movimento Ordine Nuovo, un gruppo terroristico di estrema destra.
Vittorio Occorsio nacque a Roma il 9 aprile 1929, sul finire degli anni ’60 diventò un personaggio scomodo. Oggi sappiamo che il magistrato fu ucciso a Roma, la mattina del 10 luglio 1976, quando si trovava a bordo della propria auto, una Fiat 125 special, partito da poco da casa per recarsi in ufficio. Vittorio fu improvvisamente raggiunto da una raffica scaricate dal mitra di Pierluigi Concutelli, a capo del Movimento di estrema destra Ordine Nuovo. Concutelli fu in seguito processato anche per altri crimini e condannato all’ergastolo.
Non furono mai ritrovati i mandanti dell’attentato, infatti, andando a ritroso nella carriera di Occorsio, ci viene da pensare che Ordine Nuovo o Concutelli non siano altro che gli esecutori del delitto.
Occorsio nel 1969 si occupò del primo interrogatorio di Pietro Valpreda, a seguito della Strage di Piazza Fontana, qualche anno dopo indagò sul golpe Borghese. Nel 1976 indagò sulla Loggia massonica P2, e sugli eventuali rapporti con l’estrema destra.
Forse il magistrato scoprì qualcosa di troppo all’interno della Loggia P2, riflettendo alla dichiarazione fatta all’amico e collega Ferdinando Imposimato:
Sono certo che dietro i sequestri ci siano delle organizzazioni massoniche deviate e naturalmente esponenti del mondo politico. Tutto questo rientra nella strategia della tensione: seminare il terrore tra gli italiani per spingerli a chiedere un governo forte, capace di ristabilire l’ordine.
