Roma, 31 luglio 2014 – Il caldo si fa desiderare, o per meglio dire l’estate. Un luglio così piovoso non si vedeva da tempo, colpa dei cambiamenti climatici. A confermarlo in una intervista a Leggo Giampiero Maracchi, climatologo del Cnr: “Il maltempo che sta caratterizzando il mese non è un fenomeno nuovo, lo abbiamo già vissuto nelle ultime estati, questa volta però a colpire è la durata, non era mai stato così continuato nel tempo. La causa è da ricercare nel riscaldamento degli oceani che ha comportato lo spostamento dei grandi centri climatici. Così l’anticiclone delle Azzorre che prima si sarebbe trovato a Sud ora è a Nord. In questi anni abbiamo avuto pure l’anticiclone dalla Libia con ondate di caldo torrido. Questa è un’estate a singhiozzo, come le precedenti ormai, ma con un’ondata umida più lunga“.
“Fare previsioni, nel senso puntuale del termine, è impossibile. Nell’arco di ventiquattro ore si ha un grado di attendibilità del 95 per cento , che comunque significa sbagliare una volta su venti. Già su sei giorni, si scende al 60 per cento, che è quasi come lanciare una moneta. Ci si può, però, aspettare che dal 4 o 5 agosto l’Anticiclone torni nella posizione tradizionale, interrompendo le precipitazioni. Certo, si va verso l’equinozio di autunno e le giornate sono già più corte. Prima si riteneva che verso il 15-20 agosto il tempo cambiasse. Ora – conclude – visto l’inizio tardivo, si può pensare che il bel tempo si confermerà fino a fine mese. E probabilmente sarà discreto anche a settembre“.