Roma, 9 luglio 2014 – Una nota società di Ostia, operante nel settore della ristorazione, è finita sotto sequestro dopo che gli uomini della finanza, attraverso indagini approfondite, hanno appurato l’occultamento ai fini fiscali di un ammontare di 13,5 milioni di euro. L’azienda in questione aveva smesso di presentare la propria dichiarazione dei redditi a partire dal 2007. Solo ai fini IVA, l’importo evaso ammonterebbe a circa 1,2 milioni di euro. L’illecito ai danni dell’erario è stato scoperto dagli uomini del Comando Provinciale di Roma. Nello stesso ambito, alcuni dipendenti, inoltre, sono stati scoperti a fornire le proprie prestazioni lavorative senza adeguato contratto, quindi in nero. In mancanza di qualsiasi documentazione contabile, i finanzieri del secondo gruppo di Ostia hanno dovuto ricostruire attraverso un lavoro minuzioso tutte le operazioni contabili ascrivibili ala società e il volume d’affari sviluppato nell’arco di tutto il periodo omesso ai fini fiscali. Il lavoro è stato possibile mettendo in relazione le caratteristiche e le condizioni di esercizio dell’impresa. I gestori sono stati a questo punto denunciati preso la Procura della Repubblica della Capitale. I capi d’imputazione vanno dall’omessa dichiarazione dei redditi al mancato versamento dei fini fiscali dei contributi per il personale dipendente. Ad ulteriore riprova del comportamento illecito il Pubblico Ministero per mano del gip di Roma ha richiesto l’stanza per un provvedimento di sequestro preventivo dell’azienda e degli immobili del proprietario e di tutti i soci che a vario titolo si occupavano della gestione della società. Al momento, sono stati registrati e sottoposti a fermo giudiziario, nove immobili di lusso e svariati conti correnti bancari e postali. I beni immobili e mobili serviranno a far fronte in prima istanza ai danni subiti dall’erario per il mancato pagamento delle tasse dovute e alle penali ad esse annesse.