Mentre un provvedimento di fermo, per omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione, si abbatte sul 29 enne Giovanni Battista Ceniti, genovese con trascorsi in Casapound, arrivano le prime indiscrezioni sull’omicidio Fanella, ucciso ieri nel quartiere della Cammilluccia. Gli assassini secondo le testimonianze si sarebbero presentati sotto mentite spoglie, nella palazzina di via dei Gandolfi, dove il broker 41 enne aveva l’obbligo di dimora, spacciandosi per finti finanzieri. Una recita smascherata subito dalla vittima che ha intimato alla cugina e ai suoi due figli minori di barricarsi in una stanza. Fanella, condannato a 9 anni per la truffa ai danni di Fastweb, a questo punto ha tentato la fuga, però senza riuscirci. A ucciderlo, un colpo di pistola calibro 7,65; un proiettile dello stesso calibro ha colpito al gluteo e all’intestino Ceniti. In casa della vittima non sono state trovate armi, quindi l’ipotesi del ferimento del ragazzo potrebbe ascriversi al tentativo disperato di Fanella di rivolgere l’arma che poi lo ha ucciso verso uno dei tre killer. Non è da escludere, però, che anche Fanella fosse armato e che il commando si sia dato alla fuga portando con sé anche l’altra arma. Ceniti potrebbe essere stato abbandonato davanti al portone, forse perché di peso nella fuga. Ricoverato al Gemelli, le sue condizioni sono gravi ma non in pericolo di vita. Gli investigatori hanno già in programma di ascoltare eventuali dichiarazioni del sospettato quando verrà dato l’ok dall’azienda ospedaliera dello scampato pericolo. Gli agenti della squadra mobile, guidata da Renato Cortese, hanno nel frattempo allontanato dall’appartamento al quinto piano dove abitava, la cugina della vittima. La testimonianza della donna e soprattutto la sua incolumità potrebbero essere degli elementi fondamentali per poter risalire agli altri due uomini che presumibilmente erano con Giovanni Ceniti. Al vaglio, al momento, ci sono tutte le possibilità, compresi i legami pregressi che Fanella aveva con l’imprenditore romano Gennaro Mokbel. Al momento, oltre allo stato di fermo, gli investigatori sono riusciti a recuperare l’auto utilizzata per la fuga dagli assassini, una fiat Croma risultata rubata e sporca di sangue.
Silvio Fanella aveva anche subito un tentato sequestro alcuni mesi fa e la prossima settimaa sarebbe dovuto comparire come testimone nel processo d’Appello sullo scandalo Fastweb-Tis, per cui era stato già condannato in primo grado a 9 anni di reclusione.
Roma, 4 luglio
