Roma, 24 luglio 2014 – La promessa di Zingaretti – Da ottobre gli studi medici rimarranno aperti per dodici ore al giorno, diminuendo così il sovraffollamento del pronto soccorso e garantendo al cittadino un servizio più accessibile e senza lunghe attese. Questa la promessa fatta ieri dal presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti. Non si tratta del primo tentativo, questa volta però “Abbiamo firmato un protocollo d’intesa, un documento molto serio, con delle date definite. Ce la possiamo fare” ha dichiarato Pierluigi Bartoletti, segretario della Fimmg (medici di medicina generale).
Le novità del protocollo – Nel documento presentato al primo punto si legge la volontà di garantire un servizio di 24 ore attraverso “l’accessibilità alle cure primarie per 12 ore e il servizio di continuità assistenziale (l’ex guardia medica)”. In tal modo il cittadino potrà rivolgersi al proprio medico curante, o a una struttura sanitaria alternativa “anche per le malattie croniche – ha aggiunto Zingaretti – in modo che venga seguito con nuove forme di sperimentazione. Chiediamo anche l’aiuto di tutti per ridurre le liste di attesa. Vogliamo costruire un sistema informatico più idoneo”. Per la chiusura dei lavori di preparazione i tempi non sono lunghi, è stata proposta la data del 30 settembre.
Numero unico per le emergenze – Il presidente della Regione Lazio, insieme a Roberto Maroni, governatore della Regione Lombardia, ha presentato il numero unico per le emergenze. Il 112 diventerà il numero a cui convergeranno tutte le chiamate di 113, 115 e 118, così come richiesto dall’Unione Europea.