Si è conclusa la 68esima edizione del Premio Strega 2014, ecco la classifica finale:
“Il desiderio di essere come tutti”(Einaudi) di Francesco Piccolo con voti 140
“Il padre infedele”(Bompiani) di Antonio Scurati con voti 135
“La vita in tempo di pace”(Ponte alle Grazie) di Francesco Pecoraro con voti 60
“Non dirmi che hai paura”(Feltrinelli) di Giuseppe Catozzella con voti 48
“Lisario o il piacere infinito delle donne”(Mondadori) di Antonella Cilento con voti 30
Nessuna sorpresa dunque rispetto a ciò che si prevedeva, Piccolo era il favorito e Scurati l’accreditato “rivale”, che anche quest’anno, come già nel 2009, per poco non vince. Un anno di vincite invece per Francesco Piccolo che è stato già premiato con il David di Donatello e il Nastro d’Argento per la sceneggiatura del “Capitale umano” (di Paolo Virzi). “In questo libro ha vinto l’idea di un Paese che crede ancora alla politica, che non è disfattista, apocalittico e qualunquista” – dice Piccoli (ilfattoquotidiano.it) – “la vita pubblica e la vita privata sono completamente interconnesse. Questo libro cerca di dire che non si può partecipare solo alla propria esistenza e ai propri amori ma anche alla vita del Paese” (la sinossi sul sito ufficiale del Premio Strega).
Il Premio Strega Giovani è stato vinto da Catozzella con 93 voti. Mentre il Premio Strega Europeo, che offre un riconoscimento alle opere di autori europei tradotti e pubblicati in Italia, è stato vinto “Il tempo della vita”(Elliot) di Marcos Giralt Torrente (Spagna).
Molto affollato il Ninfeo di Villa Giulia, a Roma dove è avvenuta la premiazione, tra il pubblico non poteva mancare il sindaco di Roma, Ignazio Marino: “E’ importante che Roma continui questa tradizione della sponsorizzazione, non possiamo sottrarci”, infatti è rinata la collaborazione tra il comune di Roma e il Premio Strega, per cui il comune ha stanziato cinquantamila euro l’anno.
Roma, 5 luglio