Roma, 18 luglio 2014 – Roberto Cantiani ce l’ha con il sindaco e non gliele manda certo a dire: “Marino #dajevattene. Ricordiamo tutti i proclami da campagna elettorale becera del genovese: una città a misura di bambino, integrata, tollerante. Le aggressioni di due persone cui va la mia assoluta solidarietà e vicinanza, riferiti dal Gay Center, sebbene non sia stata insindacabilmente certificata la matrice omofoba, resta comunque una vergogna indecente per Roma”.
Questa la dichiarazione del consigliere capitolino Roberto Cantiani, che aggiunge: “Marino, che ha già fatto tanto per restare nella storia della Capitale come quello che non avrebbe saputo amministrare nemmeno una casetta fatta di carte da gioco – aggiunge – si ricordi del suo ruolo e intervenga. Roma non è disposta a tollerare simili violenze né chi con arrogante supponenza pensa al bikesharing ma si dimostra sistematicamente incapace di dare una risposta alle emergenze della Capitale e alle urgenze dei romani”.