Roma, 15 luglio 2014 – NURSIND non può tacere di fronte all’ultima vergognosa aggressione, avvenuta 08/07/2014 presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Sandro Pertini, ai danni di due infermiere le quali hanno riportato entrambi 7gg di prognosi. L’unica colpa delle colleghe? quella di esercitare il proprio lavoro con professionalità e dedizione al triage del DEA.
Quello che il più delle volte viene, forse un po’ superficialmente, considerato un episodio per una sorta di caso sfortunato, è l’ultimo di una serie d’incidenti (già segnalati dal Nursind anche in altri ospedali quali San Camillo-Forlanini G.B. Grassi, Tor Vergata), che oramai sono quasi quotidiani, dettati in primis sicuramente dalle condizioni di lavoro a rischio laddove è più palpabile il disagio dei lavoratori.
Inoltre, con estremo stupore, assistiamo al mutismo dell’amministrazione a oggi totalmente assente nel prendere una posizione chiara e netta (sia solo per un gesto di solidarietà) a difesa di dipendenti aggredite mentre lavoravano all’interno della struttura ospedaliera.
Quest’ultimo grave episodio ripropone, ancora una volta, la grave situazione in cui opera il personale infermieristico all’interno del Pronto Soccorso, dove denunciamo:
a) L’assenza di un posto di polizia (da noi richiesto ufficialmente in più sedi.)
b) L’assenza di una barriera di protezione all’accettazione del triage.
c) La facilità di accesso anche per chi non deve essere triaggiato.
L’O.S. Nursind chiede a gran voce di porre in essere tutte le iniziative atte a limitare ma soprattutto a prevenire ogni ulteriore situazione di rischio per il personale infermieristico, e non solo, operante nel DEA dell’ospedale
Sandro Pertini.
NURSIND laddove non evincerà nessuna misura di sicurezza presa a tutela dell’incolumità dei lavoratori, si riserva la possibilità di intervenire attraverso ogni azione atta a tutelare la categoria rappresentata.
La Segreteria provinciale