Scuola devastata in zona Montesacro. Denunciato un minore, due gli arresti

Roma, 22 luglio 2014 – Scuola devastata in zona Montesacro con tanto di mobilio danneggiato, lo scarico di un bagno distrutto, vetri rotti, un televisore e una fotocopiatrice danneggiati e un laboratorio letteralmente messo sotto sopra. Uno scenario di devastazione scoperto ieri mattina dagli del Reparto Volanti e del Commissariato Fidene-Serpentara. L’istituto vittima degli atti vandalici in questione è quello sito in via Gran Paradiso.

L’allarme – La polizia è stata allertata dai dipendenti della limitrofa piscina comunale, allarmati dai forti rumori provenienti dall’interno dell’edificio scolastico – chiuso in questo periodo. All’arrivo degli agenti sul posto, questi hanno subito notato la porta d’ingresso che presentava evidenti segni di scasso e alcuni vetri rotti. una volta all’interno e dopo un’accurata ispezioni sono stati rilevati numerosi danni ad oggetti e suppellettili. Un’ispezione prolungata che però ha dato i suoi frutti, in quanto gli agenti attirati da ulteriori rumori provenienti dal primo piano hanno individuato e bloccato tre ragazzi in evidente stato di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di stupefacenti, come poi accertato dai test tossicologici eseguiti in ospedale. Con ancora uno degli estintori in mano usato probabilmente per i danneggiamenti, i 3, tutti cittadini romani, sono stati subito identificati: due sono fratelli e hanno rispettivamente 24 e 19 anni, mentre il terzo ha 17 anni.

L’arresto e la doppia denuncia – Sul luogo è intervenuto anche personale del 118 che ha provveduto ad accompagnare i 3 al pronto soccorso per gli esami del caso; il più giovane, in base a quanto constatato dagli operatori del 118, ha riportato in seguito agli atti vandalici, una vistosa ferita alla mano destra. Dopo gli accertamenti meidici per i due fratelli, poiché maggiorenni, è scattato l’arresto per il reato di danneggiamento aggravato in concorso; il minore, invece, è stato denunciato per lo stesso reato e per resistenza e minacce a pubblico Ufficiale. La madre del minore, una volta identificata, è stata, da par suo, denunciata per omessa custodia di minore.