Brutte notizie per la cultura romana. Il Teatro Eliseo, che ha visto sul proprio palco cominciare talenti come Luchino Visconti, Rossella Falk, Giuseppe Patroni Griffi e tanti altri, è pronto a scomparire. La situazione debitoria da parte della società di gestione ha indotto la società proprietaria delle mura a procedere con l’azione di sfratto per morosità. Nei giorni scorsi l’ufficiale giudiziario ha fissato la data di quello esecutivo il 10 luglio. Ma non è l’unica cattiva notizia: infatti anche il Piccolo Eliseo è pronto a chiudere e rischia di diventare una balera.
Una situazione dovuta alla crisi, nonostante il grande lavoro della famiglia Monaci. In grande apprensione i lavoratori, che in un comunicato sindacale affermano la loro “preoccupazione e perplessità” per la presenza di due differenti proposte economiche: quella capeggiata dal produttore teatrale Francesco Bellomo, con un’offerta comprendente l’affitto dello stabile e l’entrata nella società di gestione, che però assicurerebbe la continuità progettuale dell’Eliseo; e quella capeggiata dall’imprenditore Cavicchi, che “formalizza la sola proposta d’affitto per lo stabile, dipingendo quest’ultima cordata uno scenario incomprensibile sul futuro dei lavoratori e del teatro”.
Roma, 7 luglio