Roma, 29 luglio 2014. Non accennano a placarsi le polemiche intorno alla vicenda del Teatro Valle occupato. Dopo il botta e risposta tra gli occupanti e l’assessore alla Cultura di Roma Marinelli, con il presunto ultimatum di quest’ultima sull’abbandono della struttura entro giovedì, ecco arrivare l’azione dell’Agis Lazio ha presentato querela nei confronti degli occupanti del teatro Valle e delle istituzioni che hanno tollerato in questi anni “tale occupazione a danno della collettività“. Lo si legge in una nota della stessa associazione che ha chiesto anche il “sequestro della struttura al fine di evitare il protrarsi dei rischi per gli utenti legati al mancato rispetto delle normative sulla sicurezza. In questo modo – si legge nella nota – si intende porre all’attenzione delle autorità preposte alla verifica delle condizioni di agibilità e sicurezza anche il problema di una struttura che agisce al di fuori di qualsiasi regola a tutela della sicurezza dei lavoratori e degli spettatori. L’auspicio è che ora questo problema possa trovare finalmente una veloce risoluzione, così come annunciato in queste ore dall’Assessore alla Cultura Giovanna Marinelli, con il ripristino della legalità e l’avvio delle procedure necessarie e restituire a tutti i cittadini questo storico e straordinario teatro“.
A mostrare vicinanza agli occupanti invece il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, che ritiene sconcertante la decisione di allontanarli dal Teatro entro giovedì. “A nulla è valso lo spirito di collaborazione della fondazione e la disponibilità ad un dialogo esteso di partecipazione attiva e condivisa proprio per dirimere i problemi legati all’occupazione per fare uscire dall’incertezza le sorti del teatro e l’esperienza di gestione e promozione culturale maturata in questi anni, proponendo agli interlocutori del comune e del Teatro di Roma una soluzione che venga incontro alle esigenze dell’amministrazione e che non getti al vento questi anni importantissimi di elaborazione culturale e politica. L’aut aut è stato improvviso e, per quanto ci riguarda, inaccettabile“.
“È inaccettabile che un’esperienza come quella del Teatro Valle venga liquidata così frettolosamente – afferma Andrea Maccarrone, presidente del Circolo Mario Mieli – È una perdita incommensurabile per Roma e il Paese, un’esperienza positiva, un laboratorio politico, sociale e artistico che è stato propulsore di innovazione, confronto, elaborazione e sperimentazione aperto alla città e che molti ci invidiano, anche all’estero. Chiediamo con forza – conclude – che il Comune di Roma ripensi con attenzione all’ultimatum imposto alla Fondazione Teatro Valle Bene Comune e che prenda in considerazione una nuova e sinergica interlocuzione con gli attuali occupanti. Non getti al vento tutti questi anni di lavoro proficuo, a salvaguardia dell’autentica vocazione artistica che la Fondazione ha profuso all’interno del Teatro Valle“.