Roma, 28 luglio 2014 – Bloccata via Casilina dai cittadini di Torre Angela per dire no al cambio di destinazione d’uso del centro commerciale Dima e al suo utilizzo come centro di accoglienza per i clandestini. Alcune decine di abitanti riunitisi contro l’arrivo, per ora solo presunto, di 1200 rifugiati all’altezza di via Torrenova. Per l’occasione, è stato intonato l’inno di Mameli.
Il racconto su Facebook – “Alle ore 21 ci siamo radunati nel parco di via Celio Caldo. All’inizio non eravamo in molti, ma poi piano piano siamo diventati sempre più numerosi. E’ vero saremmo dovuti essere di più, ma è già un ottimo risultato. Hanno preso la parola alcuni partecipanti che hanno lamentato l’assenza dei rappresentanti del nostro municipio e soprattutto l’assenza del Presidente”.
Nessuna smentita dal Campidoglio – La rabbia crescente e nessuna smentita di fatto del Campidoglio ha gettato nello sconforto gli abitanti che quindi hanno deciso di scendere in strada, bloccando il traffico all’altezza dell’incrocio tra via Casilina e via di Torrenova con continui attraversamenti sulle strisce pedonali: “Eravamo donne, uomini, ragazzi, ragazze, bambini e sono stata orgogliosa nel vedere quanto fossimo uniti in questa battaglia”, prosegue il racconto sulla pagina del gruppo dei residenti. “La polizia è intervenuta, ma i partecipanti si sono comportati civilmente e devo dire che c’è stato solo qualche episodio di intolleranza, ma subito rientrato. Mi sono emozionata quando un gruppo di ragazzi ha intonato l’inno di Mameli e tutti hanno partecipato come se volessimo dimostrare a noi stessi che siamo fieri di essere Italiani e che, se lo vogliamo, sappiamo essere compatti contro chi vuole annullarci”.
Esasperazione – Interpellato, l’Assessorato alle Politiche Sociali ha smentito di fatto la possibilità, ma il clima di esasperazione rimane, con commenti razzisti sulle stesse pagine tramite cui la maggior parte dei cittadini portano avanti la loro protesta in modo civile come appunto raccontato. Nello specifico l’allarme nei quartieri di Roma Est è scattato anche in virtù del fatto che questi già ospitano il 60% dei richiedenti asilo presenti nella Capitale.
Municipio vs Rita Cutini – Lo diatriba tra il Municipio e Rita Cutini, assessore alle Politiche Sociali proprio sul tema dei rifugiati ha ulteriormente alimentato la preoccupazione dei residenti di Torre Angela e delle zone limitrofe. Lo strappo pare si sia consumato durante una riunione fra gli uomini dello staff di Marino e quelli di Rita Cutini tanto che Marco Scipioni ha abbandonato il tavolo, accusando i delegati al sociale di un atteggiamento poco democratico.
La nota del consigliere Onorato – Ad inasprire gli animi, poi, in serata è arrivata la nota del consigliere Alessandro Onorato: “Per volontà del sindaco Marino – ha detto Onorato – stanno per arrivare circa 1.200 migranti, che saranno ospitati nell’ex centro commerciale DIMA a Torre Angela: un altro ghetto in un quadrante che già vive un’emergenza sociale drammatica“.
Raccolta firme – Nel frattempo, nei giorni scorsi era stata avviata una raccolta firma per salvaguardare il centro commerciale incriminato da un utilizzo diverso da quello preventivato. Una raccolta di circa duemila firme per dire no ai nuovi arrivi. Una protesta formale che, sempre in questi giorni ha messo nell’occhio del ciclone il minisindaco Marco Scipioni, colpevole, secondo i residenti, di non essere sceso in strada al loro fianco. “Doveva essere con noi”, hanno detto in molti, pronti a replicare la protesta: “Qualunque sia la verità – dice un manifestante – una cosa è certa: Torre Angela c’è, siamo uniti in questa battaglia, abbiamo dimostrato la nostra forza“. Intanto, su alcuni quotidiani e in relazione al caso, si parla già di psicosi.