Roma, 15 luglio 2014 – Grazie all’indagine sul traffico internazionale di farmaci diretto verso Africa e Paesi dell’Est Europa, la Squadra Mobile della Polizia e il Nucleo Provinciale della Guardia di finanza sono arrivati a conoscenza dello spaccio di cocaina all’Umberto I che coinvolgerebbe diversi reparti della struttura ospedaliera. Nell’ordinanza firmata dal gip Donatella Pavone si ipotizza che il traffico di farmaci passi proprio da Napoli, senza però chiarire il coinvolgimento della criminalità organizzata nella vicenda.
In alcune conversazioni tra clienti e spacciatore spuntano fuori i “napoletani” a cui rivolgersi per ottenere gli stupefacenti. Il canale napoletano potrebbe quindi essere lo stesso seguito per lo spaccio di droga all’interno del Policlinico, con l’utilizzo delle ambulanze per importare ed esportare dall’interno della struttura cocaina e farmaci.
Un linguaggio in codice molto semplice quello utilizzato durante le telefonate, si parlava principalmente di tramezzini e cornetti, come emerge da una telefonata intercorsa tra Marco Maggi (il corriere detto Schumacher) e Gianluca Mantini (arrestato per associazione a delinquere per aver sottratto al magazzino dell’ospedale farmaci del valore di milioni di euro). “Gianluca dice a Marco dì andare al bar e di prendere “tre cornetti o tre tramezzini e di portarli dietro agli ascensori, vicino ai timbri, poiché lui non puo’ uscire”, saranno poi le telecamere di sicurezza a confermare lo scambio di un pacchetto sospetto avvolto nella carta stagnola tra i due.