“Dobbiamo agire con fermezza e distruggere le infrastrutture di hamas in Cisgiordania e a Gaza. Dobbiamo dare loro una lezione che non dimenticheranno. Colpiremo i terroristi senza pietà”, parole dure quelle dei ministri Ariel e Katz, dopo il ritrovamento dei corpi senza vita dei tre ragazzi rapiti in Israele, studenti di una scuola religiosa, scomparsi la sera del 12 giugno. Gilad Shaar di Talmon e Naftali Fraenkel di Nof Ayalon (quest’ultimo avente anche la cittadinanza americana) avevano solo 16 anni, mentre il più grande, Eyal Yifrah, 19. La striscia di Gaza rischia dunque di diventare una polveriera, la cui miccia potrebbe scatenare la guerra tra palestinesi e israeliani. Un’eventualità su cui il presidente a stelle e strisce Barack Obama ha invitato le parti in causa a riflettere, definendo comunque l’assassinio dei giovani studenti “un atto di terrorismo insensato”. Abu Mazen e il premier israeliano sono sotto osservazione, insomma.
Tornando ai tre ragazzi, i loro cadaveri sono stati ritrovati in un campo nei pressi di Hebron, più precisamente ad Halhul, cinque chilometri più a nord. Il ritrovamento è statto possibile grazie ad un volontario della protezione civile, in affiancamento ai soldati dello stato ebraico. In base a quanto alle indiscrezioni, i ragazzi sarebbero stati uccisi poco dopo il rapimento, in seguito ad un’imponente operazione di rastrellamente ai danni di Hamas in Cisgiordania. Operazione che ha portato all’uccisione di cinque palestinesi a cui si sono accompagnati 400 arresti. E’ stato a questo punto che i palestinesi hanno intensificato il lanci di missili ai danni degli israeliani. Quest’ultimi hanno in seguito risposto con raid aerei. Ed è di ieri il lancio di 14 razzi dei militanti di Gaza, dopo l’ennesima uccisione di un figlio di Hamas.
Roma, 1 luglio
Trovati i tre ragazzi rapiti in Israele. Sono stati uccisi | ITMTelevision
2 Luglio 2014 @ 04:53
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