Roma, 8 agosto 2014 – A tre giorni dall’elezione del presidente federale sale la protesta davanti alla sede romana della federazione. A muoversi i membri dell’Assoallenatori Lazio che protestano contro il commissariamento, deciso lo scorso 7 aprile, dal consiglio direttivo dell’Aiac per “manifesta esiguità del numero degli associati, scarsa efficienza e collaborazione nell’organizzazione dei corsi di abilitazione e inefficiente operatività del gruppo negli oneri di informazione e rendicontazione dell’attività svolta“.
Slogan tutti contro il presidente dell’Aiac, Renzo Ulivieri: “È inaccettabile – dice l’ex presidente dell’Aiac Lazio, Alberico Marchesi – Abbiamo prodotto un documento in cui motivavamo l’inutilità di un provvedimento del genere. Sono passati tre mesi. C’è un silenzio generale, protestiamo contro la continuità della politica dittatoriale dell’Aiac nazionale. Crediamo nei principi di democrazia e faremo ricorso al nuovo presidente federale. Non è una solo protesta nostra ma nazionale. Lo scorso gennaio c’era una bozza che avrebbe reso lo statuto ancora più antidemocratico. Dodici presidenti si sono schierati contro. Hanno ritenuto forse che io fossi il regista di questa operazione e hanno pensato di commissariarci“.