Roma, 1 agosto 2014 – Il Bilancio 2014 del Campidoglio è stato approvato nella notte non senza qualche difficoltà anche interna alla maggioranza, ma si scatena subito la polemica politica. Il primo a contestare la manovra è l’ex primo cittadino Gianni Alemanno: “Quello approvato stanotte con il maxi emendamento è, senza eufemismi, un bilancio da brividi per i cittadini. I 300mln di euro di nuove tasse che graveranno sulle spalle dei ceti più deboli e sulle loro famiglie, uniti a 120 mln di tagli sui servizi essenziali rappresentano il rassegnato adeguamento ai diktat del piano di rientro“.
“Non solo: l’aumento di 32mln di euro della spesa sociale operati dal maxi emendamento sono insufficienti e probabilmente illusori rispetto alla realtà di disservizi sociali che sono finanziati solo fino ad autunno. Lo stesso assessore Scozzese ha dovuto ammettere che è necessario intervenire in assestamento di bilancio per cercare di garantire fino alla fine dell’anno almeno i servizi sociali essenziali. A questo si aggiunge l’assoluta carenza di risorse per la manutenzione stradale, per la protezione civile e per la manutenzione degli edifici pubblici, in un momento in cui aumentano le emergenze nella vita quotidiana dei cittadini. Tutto ciò non deriva, come cerca di sostenere la maggioranza, da »brutte eredità« del passato, ma dal combinato disposto dei tagli e dei trasferimenti statali e regionali e dall’assoluta mancanza di qualsiasi orientamento progettuale. Nel bilancio manca qualsiasi orientamento sul riassetto della holding delle società municipalizzate, sull’utilizzo del patrimonio disponibile e su manovre urbanistiche in grado di rilanciare l’economia della città. Tutto viene rinviato ancora una volta all’assestamento e ai prossimi bilanci in un’incapacità di fare scelte politiche che ricade integralmente sulla vita dei cittadini“.
Soddisfatto invece il capogruppo della Lista civica Marino, Luca Giansanti: “Si rimette Roma nella giusta direzione. L’approvazione del bilancio previsionale 2014 nei tempi previsti è una dimostrazione di serietà da parte di questa Amministrazione e della maggioranza che la sostiene. Una manovra necessaria, rigorosa fatta di risparmi strutturali, maggiore produttività della macchina pubblica, migliore redistribuzione del carico fiscale, maggiori entrate comunali. Un bilancio svolta che insieme all’imminente approvazione del piano di rientro triennale mette definitivamente in salvo i conti evitando alla capitale del Paese un rischio default che, come ci mostra in queste ore una grande nazione come l’Argentina, non è solo una mero termine contabile ma un evento doloroso che colpisce in primo luogo la gente comune. Per questo, nonostante il pesante squilibrio ereditato e la difficile congettura economica, con il bilancio 2014 si danno responsabilmente certezze ai cittadini, mantenendo la qualità dei servizi educativi e assistenziali, incrementando i fondi per i servizi sociali essenziali per interventi a favore di anziani, minori e soggetti svantaggiati con particolare riguardo alle Case famiglia per minori e Case famiglia per disabili, all’assistenza degli alunni diversamente abili nelle scuole, aumentando le risorse a disposizione dei 15 Municipi per la manutenzione stradale, quella degli edifici scolastici e del verde urbano“.
“L’approvazione, questa notte, del bilancio comunale apre una fase di rilancio della Capitale, che va nella direzione di una maggiore efficienza. Comune e Governo hanno lavorato fianco a fianco per rendere Roma un comune virtuoso, ponendo l’attenzione in particolar modo sui servizi e sulle esigenze dei territori“, dice Bruno Astorre, senatore del Partito Democratico. “L’aver dato il via libera alla manovra di bilancio 2014 nei tempi previsti dalla legge è la dimostrazione di un’amministrazione seria e che lavora per portare a casa risultati utili per i cittadini. Ora si continui a lavorare per mettere in sicurezza i conti e per incentivare lo sviluppo della nostra Capitale“.