Roma, 1 agosto 2014 – Interpellanza al ministro dell’Ambiente GIan Luca galletti questa mattina a Montecitorio da parte del forzista Renato Brunetta in merito alla delicata situazione della discarica di Porta Medaglia, in via Giovanni Canestrini. “I fatti denunciati da parte dei cittadini della zona riportano una situazione di ‘illegalità’, e di mancato rispetto della normativa vigente in materia di autorizzazione per gli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti. Nella gestione dei rifiuti – ha sottolineato Brunetta – è necessario assicurare un’elevata protezione dell’ambiente e controlli efficaci, tenendo conto della specificità dei rifiuti pericolosi. Ricordo a tal proposito anche quanto disposto dalla direttiva europea 2008/98/CE del Parlamento europeo del 19 novembre 2008, che stabilisce un quadro giuridico per il trattamento dei rifiuti all’interno dell’Unione“.
Per quanto riguarda la discarica di Porta Medaglia, “anche in base ad un esposto redatto da alcuni cittadini residenti, sembrerebbe che la società Adrastea srl abbia avviato le lavorazioni per la realizzazione di una nuova vasca di collegamento tra le vasche già autorizzate. Sempre da quanto riportato dai cittadini, sembrerebbe che durante la conferenza dei servizi tenutasi in data 15 luglio 2014 presso gli uffici regionali competenti e relativa al progetto di aggiornamento dell’autorizzazione integrata ambientale del 14 dicembre 2009 relativo al complesso impiantistico per il trattamento dei rifiuti in località Porta Medaglia, siano emerse numerose incongruenze tra quanto richiesto dai cittadini presenti e quanto risposto dai rappresentanti della società Adrastea srl“.
Brunetta ha chiesto al ministro Galletti “elementi tali da garantire, con assoluta certezza, che nella discarica in esame siano state rispettate tutte le autorizzazioni previste dalla normativa vigente“. Immediata la risposta del ministro, che ha assicurato di aver “provveduto ad incaricare il Noe (Nucleo operativo ecoambientale) dell’acquisizione di elementi per poter relazionare in seguito su tutta la questione“.