Roma, 1 agosto 2014 – Dal ritiro a Philadelfia, nuova tappa della tournèe Usa della Roma per la Guinness Cup, parla Urby Emanuelson, che dopo l’esperienza al Milan spera di sorprendere tutti nella Capitale. “Adesso devo pensare al posto di terzino sinistro, come ho fatto nel Milan. Giochiamo molto sulle fasce come a Milano e anche io devo imparare come giocare la squadra“, dice in una intervista a Forzaroma.info.
Giovane ma calato molto rapidamente, ma l’olandese spera di tornare ad alti livelli: “Quando sono arrivato nel Milan c’era una squadra fortissima con Ibrahimovic, Thiago, Gattuso e Pirlo. Avevo 24 anni, ero giovane e per questo dovevo imparare tanto, perché il gioco in Olanda è diverso da quello italiano ma sono contento di quello fatto nel Milan per quasi tre anni e adesso porto alla Roma questa esperienza e anche qui voglio fare bene“. E la Roma può davvero essere grande: “Una squadra molto buona, una squadra che ha lavorato due o tre anni insieme e questo conta tanto. Si vede da come gioca la squadra, tutti sanno quello che devono fare, è una squadra unita e speriamo di fare bene in questo campionato“.
Per lui solo un anno di contratto, ed è una cosa abbastanza singolare, ma Emanuelson spiega il perché: “Ho chiesto io di fare il contratto così, perché anche io sono venuto qui libero. Devo dimostrare anche nella Roma che sono un buon giocatore e vorrei stare qui tanti anni. L’obiettivo è fare bene quest’anno, poi vediamo cosa succederà il prossimo. Quest’anno giocheremo tante partite, c’è bisogno di tutti. Anche io so che ci sono tanti buoni giocatori nel mio ruolo, ma c’è bisogno di tutti e che facciano bene fino alla fine“.
Poi una battuta su Rudi Garcia e sul compagno di nazionale, Kevin Strootman: “Il mister è un buon allenatore, tranquillo. Lavora sempre per vincere, ci dice: “Dobbiamo vincere, dobbiamo vincere”. Ho parlato con Kevin, anche quando è successo lo scorso anno l’infortunio contro il Napoli. Speriamo che torni più forte, mancano ancora tre mesi per tornare in squadra e noi siamo con lui sempre“.