Lev Trockij nacque a Janovka il 7 novembre 1879, si avvicinò al comunismo leggendo il Capitale di Karl Marx, nel 1900 collaborò con un giornale di Irkutsk, la Rassegna orientale, iniziando a coltivare la sua passione per scrittura, mostrando anche le sue innate capacità.
Fu Presidente dei Soviet sia nella rivoluzione del 1905, sia in quella decisiva del 1917, quando i Bolscevichi presero il potere, lui fu nominato Commissario del popolo per gli Affari esteri, carica che abbandonò successivamente per assumere quella di comandante dell’ Armata Rossa.
La Rivoluzione bolscevica ottenne il successo sostituendosi a uno Zarismo da tempo svuotato e privo di successi, inoltre Lenin e compagni promisero potere agli operai e terre ai contadini, appena ottenuto il controllo del paese non furono in grado di garantire le loro promesse, trasformando contadini e operai in schiavi, la repressione diventò l’arma ideale contro ogni forma di protesta. La dittatura di Lenin si scostò dalle iniziali teorie e per recuperare i consensi, fu instituita la NEP, che consentì alla popolazione di spendere qualche soldo.
Trockij sviluppò una sua teoria chiamata Rivoluzione Permanente, a favore della collettivizzazione volontaria e non forzata, con dei piani di industrializzazione, contrari alla NEP, che secondo lui favorivano lo sviluppo del ceto borghese.
La sua teoria si scontrava con quella sanguinaria di Stalin, a favore del Socialismo in unico paese.
Alla morte di Lenin, si creò una trojka provvisoria, il potere fu controllato da Stalin, Trockij, Kamenev, Zinov’ev.
Il partito Comunista Sovietico si schierò dalla parte di Stalin, tutti gli oppositori furono espulsi dal partito, dal 1936 tutti saranno vittime delle Purghe, dove Stalin eliminerà fisicamente ogni rivale, collega, oppositore, amico, nemico, chiunque possa insediare la sua dittatura.
Trockij non sarà una vittima delle Purghe perché scappò all’estero, ma era lui l’avversario più pericoloso, soprannominato Penna dai suoi compagni, perché abile scrittore. Proprio dall’estero scrisse il libro La Rivoluzione Tradita, in cui denunciava i crimini del regime stalinista, addirittura fondò una Quarta Internazionale, da opporre alla Terza Internazionale di Stalin. Per il dittatore era troppo.
Nel 1940 Trockij sopravvisse a un raid di Stalin, ma pochi mesi più tardi la fortuna lo abbandonò definitivamente, nella sua casa a Coyoacan, in Messico, un sicario di Stalin, Mercader, irruppe nell’abitazione dello scrittore fracassandogli la testa con un piccone. Trockij non morì sul colpo, restò agonizzante nel letto sino al giorno dopo, quando si spense il 20 agosto 1940.
Roma, 20 agosto 2014.
Lev Trockij: ucciso da un sicario di Stalin a colpi di piccone, morì il 20 agosto 1940 | ITMTelevision
20 Agosto 2014 @ 18:52
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